Ultimo aggiornamento del 3.11.2020
Se hai rilevato una irregolarità nell’affidamento o nell’esecuzione di un Appalto pubblico di tuo interesse, puoi inviare una segnalazione motivata (esposto) all’ANAC, anche attraverso le associazioni e le organizzazioni che rappresentano interessi collettivi o diffusi. Sul sito web dell’Autorità sono presenti i moduli da utilizzare per la dichiarazione, alla quale puoi allegare l’eventuale documentazione a supporto:
L’Autorità aprirà un procedimento, nel rispetto delle disposizioni stabilite dal Regolamento di vigilanza, anche sulla base dell’analisi delle informazioni presenti nella Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici e/o prendendo spunto da fatti e notizie riportate dalla stampa.
Fasi del procedimento
Sanzioni
L’Autorità può applicare le seguenti sanzioni amministrative pecuniarie:
Riferimenti normativi
Presentare un ricorso
Tutti gli operatori economici possono chiedere al Giudice Amministrativo di valutare la legittimità di una decisione assunta da una Stazione Appaltante nell’ambito di una procedura di gara alla quale abbiano partecipato e, a certe condizioni, anche se non hanno partecipato. In alcuni casi, il ricorso può anche essere presentato da associazioni di cittadini o di operatori economici.
La Giustizia Amministrativa costituisce una magistratura speciale che gode di tutti i diritti e delle prerogative di indipendenza che sono attribuiti agli altri giudici. I ricorsi sono presentati in primo grado innanzi ai Tribunali Amministrativi Regionali (T.A.R.), istituiti in ogni capoluogo di regione e, in secondo grado, innanzi al Consiglio di Stato, presente a Roma e in Sicilia.
La procedura di ricorso è regolamentata da alcune norme del Codice del Processo Amministrativo, raccolte nel D.Lgs. 104/2010.
Come e quando presentare un ricorso
Per presentare un ricorso è necessario il patrocinio di un avvocato. Il ricorso può essere presentato contro gli atti di una Stazione Appaltante che abbiano effetto negativo sul ricorrente, e deve essere notificato alla Stazione Appaltante entro 30 giorni dalla data della conoscenza o della conoscibilità legale dell’atto impugnato. Il ricorso deve essere notificato anche ad almeno uno dei controinteressati (ad esempio, uno degli altri concorrenti).
Successivamente il ricorso va depositato presso il T.A.R. competente entro 15 giorni dall’ultima notifica.
La presentazione del ricorso è subordinata al pagamento di una somma di denaro quale contributo per le spese di giustizia. Tale importo varia sulla base del valore dell’affidamento, ed è stabilito dall’art. 13 del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115.
Contro le decisioni del TAR si può ricorrere in appello al Consiglio di Stato.
Effetti della presentazione del ricorso – Stand Still
Per dare la possibilità ai partecipanti di presentare un eventuale ricorso, il contratto pubblico non può essere stipulato prima di 35 giorni dalla comunicazione dell’aggiudicazione da parte della Stazione Appaltante (art.32 del D. Lgs. 18 aprile 2016, n.50).
Nel caso in cui sia stato proposto ricorso avverso l’aggiudicazione con contestuale domanda cautelare, il contratto non può essere stipulato dal momento della notificazione dell’istanza cautelare alla stazione appaltante e per i successivi 20 giorni, sempre che in questo periodo il Giudice Amministrativo abbia avuto modo di pronunciarsi.
Cosa può fare il Giudice
Il Giudice Amministrativo può disporre:
Sanzioni
Quando il giudice amministrativo, a causa della sussistenza di interessi pubblici prevalenti, stabilisce di non rendere inefficace un contratto affetto da gravi violazioni, può imporre:
Riferimenti normativi
Impugnare un bando o un atto di gara
L’ANAC può impugnare in giudizio i bandi, gli altri atti generali e i provvedimenti relativi a contratti di rilevante impatto, emessi da qualsiasi stazione appaltante, qualora ritenga che essi violino le norme in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
Quali atti può impugnare ANAC
Cosa può fare ANAC
L’ANAC può attivare due procedimenti:
Come si svolge il procedimento in caso di ricorso previo parere motivato
Entro 60 giorni dall'acquisizione della notizia, l’Autorità emette un parere motivato, nel quale sono segnalate le violazioni riscontrate e indicati i rimedi da adottare per eliminarle.
Il parere è trasmesso alla stazione appaltante, alla quale è assegnato il termine, non superiore a 60 giorni, entro il quale è invitata a conformarsi alle prescrizioni in esso contenute. Se ciò non avviene, l’Autorità può decidere di proporre ricorso avverso l'atto che si assume illegittimo; il ricorso è proposto entro 30 giorni dalla ricezione della risposta della stazione appaltante ovvero, in caso di mancata risposta, dallo scadere del termine assegnato per la risposta alla stazione appaltante.
Riferimenti normativi
Pareri di precontenzioso
Il parere di precontenzioso è uno strumento di risoluzione alternativa delle controversie che possono insorgere durante lo svolgimento delle procedure di gara per acquisti pubblici.
Chi può richiederlo
Il parere può essere richiesto dalla stazione appaltante o da uno o più concorrenti, oppure dalla stazione appaltante e dai concorrenti di comune accordo.
L’Autorità rilascia il parere, previo contraddittorio, entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta.
Quando il parere è vincolante
Il parere è vincolante quando
Un parere vincolante può essere impugnato davanti agli organi competenti della giustizia amministrativa.
Le parti interessate comunicano all’Autorità, entro 35 giorni dalla ricezione del parere, le azioni intraprese al fine di adeguarsi al parere.
Quando il parere non è vincolante
Il parere è non vincolante quando viene richiesto solo dalla stazione appaltante o da un partecipante.
In questo caso il parere può seguire una procedura semplificata, e viene data solo una motivazione sintetica nei casi in cui la questione riguardi
Le parti interessate, comunicano all’Autorità, entro 60 giorni dalla ricezione del parere, come intendono procedere.
Come richiedere un parere di precontenzioso all’ANAC
Il parere di precontenzioso prevede i seguenti moduli, da trasmettere via PEC a protocollo@pec.anticorruzione.it insieme alla documentazione ritenuta utile ed eventualmente ad una memoria giustificativa:
Quando il parere è richiesto da una stazione appaltante, la stessa si impegna a non porre in essere atti pregiudizievoli ai fini della risoluzione della questione fino al rilascio del parere.
In quali casi non si può richiedere il parere
L’istanza di parere di precontenzioso è inammissibile quando è volta a far valere l’illegittimità di un atto della procedura di gara che poteva essere impugnato in sede giurisdizionale, e rispetto al quale siano già decorsi i termini di impugnazione.
I casi di improcedibilità ed inammissibilità della richiesta di parere sono riportati in maniera dettagliata all’art. 7 del Regolamentoin materia di pareri di precontenzioso.
Riferimenti normativi